“Ernesto – Genesi di un eroe” di Francesco Nucera

Buongiorno amici lettori!
Oggi parliamo di Ernesto – Genesi di un eroe di Francesco Nucera.
Francesco Nucera fa il suo esordio con una raccolta di racconti intitolata Le mille facce della stessa moneta di cui vi lascio qui la recensione. 


Johnny, un giovane giornalista, si ritrova a intervistare Ernesto, colui che è riuscito a riunire l’Italia e a porre fine ad un regime razzista che, prima con gli extracomunitari poi con gli stessi italiani, ha completamente diviso il Bel Paese. Il Comandante racconterà la storia della sua vita nei minimi dettagli, in una sorta di confessione lucida, ma il fiuto del giornalista porterà Johnny a ricercare la verità oggettiva e a verificare ogni parola che gli verrà detta. Ogni scoperta lo metterà sempre più in pericolo fino a quando non sarà costretto ad affrontare la verità. 
Un romanzo distopico come pochi ne ho letti da scrittori italiani: avvincente, credibile con quella sensazione di precarietà e paura che accompagna fino all’ultima parola. 
Sembrerò di parte perchè Francesco lo conosco e sia come autore che come persona lo trovo unico nel suo genere ma questo romanzo ha una sensibilità, una visione estremizzata di un futuro che potrebbe avvenire e di un passato che c’è già stato ma che troppo spesso dimentichiamo.
Un’evoluzione stilistica e concettuale che per il primo romanzo mai mi sarei aspettata: meticolosità, attenzione per i dettagli, una trama ciclica fanno di Ernesto sicuramente un romanzo che può competere con i grandi titoli che si trovano oggi in tutte le librerie. 
La cosa che più mi è piaciuta non è la trama in sé, perchè quella me l’aspettavo, ma la morale che accompagna tutta la storia: svegliarsi e smetterla di guardare solo i propri interessi e ritrovare quel bisogno di partecipazione al bene comune che rende sempre grande un paese. 
Le riflessioni che porta con sé questo romanzo sono profonde, sono vere, sono attuali: Nucera inventa un personaggio e lo catapulta in un mondo di cui tutti noi dovremmo temere. Porta al limite l’italiano stufo dei crimini, delle ingiustizie sociali e politiche che ha ormai abbandonato la partecipazione cittadina e gli mostra che il suo contributo è fondamentale per non perdere la libertà di essere chi si è.
Consigliato a chi ama il genere distopico e a chi vuole immergersi in un modo inquietantemente vero.
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Nata e cresciuta a Milano. Per lavoro Social Media Manager e Copywriter. Per sopravvivenza vivo tra caffè, libri e aperitivi senza dimenticare i carboidrati!