Il movimento delle foglie di Tom Drury

Il movimento delle foglie di Tom Drury edito da NNE è il nuovo romanzo dell’autore della Trilogia di Grouse Country conclusati con Pacifico. Sapete quanto io abbia amato quei romanzi e i loro imperfetti personaggi.

Il movimento delle foglie, che trovate da oggi in libreria, è diverso: è un racconto più noir, più amaro ma allo stesso tempo con dei personaggi ancora più veri.

Il movimento delle foglie di Tom Drury: l’autore

Tom Drury (Iowa 1956) è uno scrittore americano che ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui la fellowship della Fondazione Guggenheim; ha insegnato in diverse università americane. La fine dei vandalismi, il suo primo romanzo, è uscito negli Stati Uniti nel 1994 ed è stato subito acclamato come miglior libro dell’anno dalle maggiori testate americane.
Uscito a puntate sul New Yorker, ha ricevuto il premio come Notable Book dell’Ala, l’associazione delle biblioteche americane.
NN Editore ha pubblicato anche gli altri due volumi della trilogia ambientata a Grouse County: A caccia nei sogni e Pacifico; nel corso dei prossimi anni pubblicherà la sua intera opera.

Il movimento delle foglie di Tom Drury: la trama

Pierre Hunter è un giovane uomo dall’ottimismo sconfinato e dal talento per i guai. Dopo il college e la morte dei genitori, torna a vivere nell’aspra regione del Midwest denominata Driftless Area, dove lavora come barista. Un giorno d’inverno, per dimenticare le conseguenze di un Capodanno trascorso a bere e a fare trucchi di magia con le monete, Pierre esce a pattinare sul lago. In un terribile istante, il ghiaccio si rompe sotto i suoi piedi e lui precipita in acqua, e solo l’intervento provvidenziale della misteriosa e solitaria Stella Rosmarin riesce a salvarlo. Pierre si innamora di lei, e il destino, insieme a quell’amore, gli porta anche un’ingombrante refurtiva che lo metterà in estremo pericolo.

Mentre gli eventi precipitano, Pierre deve fare i conti con nemici pronti a tutto e con il segreto che si cela dietro l’identità di Stella.

Il movimento delle foglie di Tom Drury: la recensione

Il movimento delle foglie di Tom Drury è un romanzo inaspettato: mi aspettavo di ritrovare quelle anime perse che continuano a lottare e invece di simile alla trilogia di Grouse Country ho trovato l’ambientazione nel Mid West. Nulla di più.

Molti i dialoghi che si trovano durante la lettura e che scandiscono una storia veloce, da divorare.

Un segreto ben celato da una donna misteriosa, Stella, che si protrae con un crescendo per tutta la storia. Pierre è un uomo buono che fa cose che non dovrebbe fare: lo capirà. Lo capirà nel momento in cui dovrà fare i conti con la fame, quella di denaro che rende tutti nemici.

Un finale carico di pathos e speranza che fa ben sperare che Pierre, Stella, Roland, Keith e Carrie torneranno per spalancarci ancora gli occhi e il cuore.

La scelta di ambientare la storia nel MidWest si rivela vincente: si crea una contrapposizione tra un sole splendente, caldo e il noir della vicenda, i crimini e l’anima umana.

Tom Drury indaga ancora quell’animo, quelle sfumature che possono sfociare nella inadeguatezza e nella violenza e lo fa con un tatto e un pudore raro. Eccezionale la tradizione di Pannofino che non snatura e non adatta i passaggi per farli capire a chi di America sa poco e niente.

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Nata e cresciuta a Milano. Per lavoro Social Media Manager e Copywriter. Per sopravvivenza vivo tra caffè, libri e aperitivi senza dimenticare i carboidrati!