L’erba cattiva di Emis Killa – 10 di RAP

L’erba cattiva non muore mai nei pensieri miei…2012, Milano, Emis Killa pubblica quello che sarebbe diventato il suo disco più iconico: L’Erba Cattiva.

Dieci anni dopo, sei date sold out e un pubblico che canta ancora insieme a lui.
Uno dei dischi che hanno segnato la nuova era del Rap italiano, uno di quei dischi che ha segnato la mia vita.

Erano gli anni in cui il rap lo ascoltavamo in pochi, per lo più in periferia. Eravamo i superstiti di Mondo Marcio e Fabri Fibra. Eravamo quelli dei mixtape scaricati online. E di Emis avevamo già sentito parlare.

Keta Music, Chapagne e spine…devo dire che hanno segnato le prime storie, le prime incazzature da adolescente. Erano quelle tracce in cui rifugiarsi quando non si capiva poi molto.

Arriva il 24 gennaio 2012, L’erba Cattiva. Quel disco dai suoi forti, dal rap vero, quello della provincia e che in qualche modo sancisce un passaggio tra i superstiti dei primi 2000 come i Dogo e una nuova generazione.

L’erba cattiva: i successi e le polemiche di Emis Killa

Anticipato il 6 gennaio dal primo singolo CashwomanL’erba cattiva ha esordito al quinto posto della classifica italiana degli album ed è rimasto nelle prime 35 posizioni per tutti i nove mesi successivi. Il primo singolo è anche quello che ha scatenato le prime polemiche: le donne, quelle che fanno di tutto per i soldi e fanno perdere la testa agli uomini. Donne che fanno soffrire perchè arriviste…Ecco che il rap torna ad essere scomodo, ecco che non si parla più di strada, di piazza ma di quello che ci circonda.

Dal disco sono stati estratti anche i singoli Parole di ghiaccio, Dietro front e L’erba cattiva, oltre alla pubblicazione dei videoclip dei brani Sulla lunaCome un pitbullCocktailz e Il mondo dei grandi.

Nel giugno 2012 L’erba cattiva è stato certificato disco d’oro per aver raggiunto la soglia delle 30 000 copie vendute, mentre nel 2019 il singolo Parole di ghiaccio è stato certificato doppio disco di platino per aver raggiunto la soglia delle 100 000 copie vendute. Il 4 marzo 2013 l’album è stato certificato disco di platino per le oltre 60 000 copie vendute.

Siamo negli anni in cui i dischi si vendono ancora, in cui i riconoscimenti non vengono dallo streaming. Sono sudati, sono reali.

10 anni dopo, 6 date sold out: cosa resta?

10 anni dopo resta una generazione cresciuta nel mito di Emis Killa e che ha trovato la sua strada, resta un cambio di look per il rap italiano. Se le grande firme della moda italiana si sono avvicinate ai rapper è anche al cambio di stile. Emiliano è stato il primo a uscire fuori dai vestiti larghi in pieno stile americano…era emilietto lo zarretto: jeans stretti, t-shirt e felpe. Tutto quello che abbiamo visto poi negli anni.

L’erba cattiva non è solo un disco che sopravvive al tempo che passa ma è soprattutto lo spartiacque tra quello che era il rap e quello che è diventato. Senza questo disco oggi non avremmo i sottogeneri, gli artisti e il giusto riconoscimento di questo genere che ha preso il testimone dal cantautorato italiano.

Ad altri 10 anni e a nuove sfide perchè L’erba cattiva non muore mai!